Curaree’un’Arte

Curareèun’Arte da 50 anni curiamo chi cura Pop & street art artisti in asta per il Sud Sudan 25 novembre 2018 dalle ore 17:00 Galo Art Gallery Via Saluzzo, 11/C Torino per informazioni Comitato Collaborazione Medica CCM 011 66 02793 ccm@ccm-italia.org Il bello provoca emozioni capaci di agire sulla mente anche più dei farmaci. Immergersi nelle bellezze della natura è esperienza di ognuno di noi, ci rilassa, ci rinvigorisce migliora il tono dell’umore. Anche il bello prodotto dall’uomo ha questa funzione, sia una architettura armoniosa, che una scultura, che un quadro. Per Picasso “l’arte scuote dall’anima la polvere accumulata dalla vita di tutti i giorni”. Il legame tra arte e salute è qualcosa di vero e forte. Gli studenti di medicina di Harvard da una decina d’anni per allenare lo sguardo clinico seguono il corso “Training the eye” alle Belle Arti di Boston: hanno scoperto che guardando un quadro i medici arricchiscono la loro capacità di analisi e il loro senso critico, allenando l’occhio clinico a individuare i sintomi dei loro pazienti. L’arte è fondamentale per aiutare i ragazzi a liberare le loro potenzialità, per sviluppare le proprie competenze in termini di pensiero creativo, fiducia e capacità di costruire relazioni efficaci. Amare l’arte fa bene alla salute non solo mentale ma anche fisica: ad esempio chi ama l’arte ha più possibilità di riprendersi dall’ictus, chi coltiva questa passione avrà un recupero più veloce e consistente. Se pensiamo alla comunità e non all’individuo l’arte è sempre più spesso attenzione ai diritti, alle questioni sociali, denuncia. Festeggiare i nostri primi 50 anni di azione per il diritto alla salute insieme a Galo e agli artisti che si sono messi al nostro fianco è per noi un onore. Un esempio diverso di come si possa ulteriormente tradurre il forte legame tra arte e salute. Marilena Bertini Presidente Comitato Collaborazione Medica – CCM Erano gli anni ‘60, decennio di grande trasformazione che avrebbe cambiato la nostra società. L’idea di una rivoluzione politica e culturale ispirava i comportamenti delle masse con il proposito di contribuire a creare una società più giusta e democratica. In quegli anni nasceva a Torino il CCM. Anche la salute era una questione di democrazia e un diritto che doveva essere garantito a tutti e non solo a pochi eletti. Da oltreoceano arrivò un’onda lunga che contribuì al cambiamento. Era anche quella della pop art di Andy Warhol e Roy Lichtenstein. Un movimento di rottura, una forma di arte popolare che trovava la propria ispirazione nell’iconografia pubblicitaria e in genere nei mezzi di comunicazione, in una sorta di ricognizione dei simboli del consumismo di allora. Oggi, a 50 anni di distanza, il CCM riropone questo connubio tra arte, rinnovamento e diritti umani. Diciotto artisti della pop art contemporanea e della street art, della scena milanese e torinese, hanno generosamente deciso di donare una o più opere per una causa nobile: garantire il diritto alle cure alla popolazione in difficoltà del Sud Sudan, uno dei tanti paesi dimenticati dell’Africa Sub-Sahariana dove il CCM opera da 35 anni. In asta, il 25 novembre presso la Galo Art Gallery, venti opere tra: fotografie, litografie, serigrafie, tele e altri materiali a tecnica mista. Un obiettivo: raccogliere fondi per gli ospedali di Turalei e Tonj – Sud Sudan. Andrea Foschi Comitato Collaborazione Medica – CCM Formazione e cura per il Sud Sudan Il CCM opera in Sud Sudan dal 1983. Dal dicembre 2013, dall’inizio del conflitto interno che sembra non trovare mai fine, la situazione è in continuo peggioramento. L’Humanitarian Response Plan 2017 dell’ONU stima che oltre 7 milioni e mezzo di persone (il 63% della popolazione) necessitano di assistenza umanitaria. A risentirne maggiormente sono le fasce più vulnerabili della popolazione, ovvero mamme e bambini. Il Sud Sudan registra attualmente il tasso di mortalità materna più alto al mondo, pari a 2.054 decessi ogni 100.000 parti. Accanto agli indici riguardanti la mortalità materna, a preoccupare sono quelli relativi alla malnutrizione. Il 16% della popolazione sud-sudanese vive in uno stato di malnutrizione acuta, e 11 delle 18 regioni amministrative del paese superano il livello critico (pari al 15%). In risposta a questa condizione di estrema povertà e disagio, e in stretta collaborazione con le comunità locali, agisce il CCM, portando competenze agli operatori sanitari locali affinché siano in grado di assistere tempestivamente e adeguatamente la popolazione, in particolare le mamme e i bambini, e migliorando attrezzature ed equipaggiamento dei reparti di maternità e dei centri per malnutriti degli Ospedali di Tonj e Turalei. Con 50 euro assicuri l’assistenza a una mamma durante la gravidanza e il parto Con 100 euro garantisci i vaccini per 5 bambini contro le principali malattie Con 240 euro sostieni la formazione di un’ostetrica Con 500 euro contribuisci all’equipaggiamento di un reparto ospedaliero per la diagnosi e il trattamento della malnutrizione